Batteria morta? No panic | Altroconsumo spiega come allungarle la vita: il gesto che dimentichi sempre

Uomo disperato con auto

Macchina con batteria scarica, fai così (Freepik Foto) - www.systemscue.it

Quando l’auto fa i capricci non sempre è colpa sua. A volte basta un clic in ritardo, un avvio esitante o una spia: cosa fare?

A volte basta un clic in ritardo, un avvio esitante o una spia che lampeggia per farci capire che qualcosa, là sotto il cofano, sta chiedendo attenzione. E non serve essere meccanici per capire che la batteria è il cuore silenzioso di tutto.

Ci sono gesti che facciamo ogni giorno senza pensarci, ma che incidono direttamente sulla salute della nostra vettura. Piccole abitudini, distrazioni o semplici dimenticanze possono ridurre la durata della batteria più di quanto immaginiamo. E spesso la soluzione è a portata di mano.

Il freddo, il caldo, le soste lunghe e i tragitti brevi: tutti questi fattori si sommano come piccoli sabotatori. Ci svegliamo un mattino e l’auto non parte. Ma la verità è che quel momento non arriva mai “all’improvviso” — è il risultato di settimane o mesi di piccoli segnali ignorati.

Eppure, con qualche accorgimento, la batteria può durare il doppio. Non serve essere esperti, basta conoscere i principi base e qualche trucco suggerito dagli esperti. Perché la differenza tra un’auto pronta a partire e una “morta” in garage è spesso questione di attenzione, non di fortuna.

Quanto conta davvero la batteria

La batteria dell’auto non serve solo ad accendere il motore. È il centro elettrico che alimenta tutto: dalle luci ai sensori, fino ai sistemi di infotainment. Quando premiamo il pulsante o giriamo la chiave, la batteria rilascia energia per far partire il motorino di avviamento e accendere le candele. Se questa fase richiede troppa energia o la batteria è indebolita, l’avvio diventa più lento e si innesca un ciclo di stress che ne riduce la vita.

Secondo Altroconsumo, una batteria dura in media cinque anni, ma con la giusta manutenzione può arrivare anche a otto. Le cause principali del deterioramento sono le escursioni termiche, l’uso intensivo di dispositivi elettrici a motore spento e la guida su brevi percorsi che non consentono all’alternatore di ricaricare completamente. Insomma, la città è spesso il peggior nemico delle batterie.

Uomo disperato con auto
La batteria dell’auto si scarica, ecco come fare (Freepik Foto) – www.systemscue.it

Dalla prevenzione alla pratica

Un gesto tanto semplice quanto trascurato è quello di controllare periodicamente la tensione. Bastano pochi minuti e un tester economico per capire se la batteria sta perdendo potenza. Gli esperti consigliano anche di percorrere tragitti di almeno 15-20 km ogni tanto, per permettere una ricarica completa. Se l’auto resta ferma per settimane, è bene scollegare il polo negativo o usare un mantenitore di carica.

Altroconsumo suggerisce inoltre di scegliere la batteria giusta per il proprio veicolo, controllando nel manuale la corrente di spunto e le dimensioni dell’alloggiamento. Chi guida un’auto con sistema Start&Stop, ad esempio, dovrebbe optare per una batteria EFB o AGM, più resistenti ai cicli di scarica. E quando arriva il momento di sostituirla, non è obbligatorio andare in officina: con le dovute precauzioni, la sostituzione fai-da-te è assolutamente possibile.