Altro che pausa ferie per l’Agenzia delle Entrate | Prima di Ferragosto sono partite le raccomandate: 4000 famiglie bastonate

Uomo disperato (Depositphotos foto) - www.systemcue.it
Un’estate strana, tra ombre fiscali e cassette della posta che fanno paura: presta molta attenzione in questo caso.
Agosto, si sa, dovrebbe essere il mese dei tuffi, delle granite e delle serate lunghe. Però… per qualcuno è anche il periodo in cui il suono del postino fa venire i brividi. Non sto parlando di cartoline o inviti a una festa in spiaggia, ma di quelle buste serie, con il logo ufficiale, che nessuno vorrebbe trovare nella cassetta delle lettere. E il problema è che, una volta che arrivano, anche il mare sembra un po’ meno blu.
L’idea che in estate tutto si fermi ormai è roba da raccontare ai nipoti. Gli uffici e gli incartamenti non vanno mai in ferie, anzi, a volte sembra quasi che corrano di più quando tutti sono distratti. Basta una comunicazione “importante” per far saltare i piani: voli cancellati (metaforicamente), valigie che restano chiuse e calcolatrice che prende il posto del costume.
Molti vivono con una sorta di campanello d’allarme sempre acceso: non è solo una questione di soldi da pagare subito, ma anche di cose vecchie che possono tornare a galla. Magari sei convinto di aver fatto tutto a regola d’arte e invece—zac!—spunta un controllo.
C’è persino chi ormai riconosce al volo quelle buste sottili ma pesanti che arrivano da certi mittenti “noti”. Il rituale è sempre lo stesso: guardi il logo, provi a indovinare il contenuto, forse ci metti anche un’ora prima di trovare il coraggio di aprirla. E quando succede proprio a metà ferie, addio relax e addio sonni tranquilli.
Incroci, controlli e conti che non tornano
Negli ultimi giorni l’Agenzia delle Entrate ha iniziato a muovere le pedine su una partita particolare: una serie di verifiche molto mirate, con lo sguardo puntato su dati del 2022 e, più precisamente, su chi era in un regime particolare. Non si tratta solo di guardare due cifre, ma di incrociare fatture, conti correnti, bonifici, prepagate e pure il patrimonio. L’obiettivo?
Capire se c’è qualcosa che non torna e, in caso, chiedere chiarimenti o soldi arretrati. Questa tornata di controlli riguarda però attività svolte nel 2021, quindi roba di un paio di anni fa. Ma si sa: il fisco ha buona memoria e certe cose non le dimentica mai. Ma chi sarà colpito nello specifico?

Le famiglie che rischiano di ricevere la “busta”
Stando a quanto riportato, sarebbero circa 4.000 le persone finite sotto la lente. Tutti accomunati da un punto in comune: nel 2021 avrebbero superato la soglia dei 65mila euro di guadagni prevista per restare nel forfettario. Superato quel limite, si passa al regime ordinario, con tutto il pacchetto completo: Irpef a scaglioni, addizionali, Ires e Irap.
Ricevere una lettera del genere, soprattutto se non te l’aspetti, può voler dire dover rimettere mano al portafogli… e non per comprare un ombrellone nuovo. Una spesa imprevista, e pure pesante, che può scombussolare non poco il bilancio familiare.