ALLERTA Temu, dopo gli acquisti iniziano i guai | La merce che arriva a casa è tutta contraffatta: pericoli enormi per la salute

Allarme Temu

Allarme Temu (Canva-Shutterstock foto) - www.systemscue.it

I problemi stanno cominciando a mostrarsi sempre più evidenti. Cresce l’allarme tra i consumatori: ormai non si è più esenti da rischi

Al giorno d’oggi Temu rappresenta sicuramente un punto di riferimento per quanto concerne il mondo del marketplace online, dunque degli acquisti che vengono effettuati utilizzando piattaforme telematiche anche a migliaia di chilometri di distanza.

L’aspetto in assoluto maggiormente capace di attirare un numero così elevato di potenziali acquirenti è sicuramente quello correlato ai prezzi realmente stracciati, a fronte dei quali sarà possibile accaparrarsi un dato prodotto.

Di gran lunga inferiori rispetto ai principali competitor a livello globale: ciò può essere possibile grazie alla combinazione di differenti fattori, a partire dall‘assenza di intermediari, finendo con la produzione, che avviene direttamente in territorio cinese.

Di certo non sono mancate, al contempo, numerose controverse voci che inquadravano poca trasparenza nell’attività della piattaforma, ulteriormente alimentate da inchieste giornalistiche mirate a “mettere a nudo” le varie problematiche sollevate.

Scoppia il caso

Il colosso del commercio online è recentemente piombato al centro di un’indagine condotta dalla Commissione Europea, con l’accusa potenziale di violazioni nei confronti della legge europea volta a disciplinare i servizi digitali nell’ambito del mercato unico, ossia il Digital Service Act. Nello specifico, sono stati condotti test di mystery shopping, al fine di verificare, effettuando l’acquisto in modo totalmente autonomo, l’affidabilità e la sicurezza dei prodotti, che era proprio l’argomento sul quale Bruxelles si era espressa con più preoccupazioni in assoluto.

Ebbene, è stato possibile dimostrare la presenza di numerose criticità nel corso dell’indagine, che si traducono direttamente in una probabilità elevata, in modo preoccupante, secondo la quale Temu non sarebbe effettivamente in grado di porsi in una posizione conforme alle normative vigenti nella Comunità Europea. A non essere risultati in linea con gli standard fissati dall’UE sono stati molteplici articoli tra accessori, giocattoli per bambini e persino dispositivi elettronici, in merito ai quali è stata alimentata la possibilità che si trattasse di merce contraffatta.

Pacco di Temu
Pacco di Temu (Shutterstock foto) – www.systemscue.it

Le possibili severe conseguenze

La Commissione Europea aveva dato il via ad un’attività coordinata con le autorità doganali, i coordinatori dei servizi digitali e gli enti che si occupano di vigilare il mercato, al fine di monitorare approfonditamente le mosse di Temu, fino alla definitiva apertura dell’istruttoria, lo scorso 31 Ottobre 2024. Non soltanto la qualità dei prodotti tra gli elementi attenzionati, ma è valso la pena soffermarsi anche sulla possibilità che il gigante del marketplace abbia impiegato dark pattern, termine con il quale si definiscono gli interfaccia utenti ingannevoli, sviluppati al fine di indurre, ma qualcuno direbbe addirittura obbligare, i clienti a compiere scelte di acquisti oltre il loro interesse, sfruttando proprio i sistemi automatizzati.

Una pratica che, a detta delle autorità, non risulta essere pienamente allineata ad ogni qualsivoglia principio di trasparenza. A questo punto, la Commissione si trova impegnata a valutare se effettivamente l’attività di Temu abbia infranto o meno l’articolo 43 del DSA, improntato proprio sui rischi sistematici correlati alle attività digitali. Nel caso in cui il verdetto dovesse dare esito positivo, la società cinese potrebbe essere costretta a sanzioni esemplari, che andrebbero a corrispondere addirittura al 6% del fatturato mondiale annuo, oltre all’imposizione di una più stretta vigilanza, che condurrebbe all’implementazione di ulteriori misure correttive vincolanti. A scriverlo è Geopop.