ALLERTA App bancarie | Il tuo smartphone le spia ogni secondo: credenziali e soldi in pericolo

Attacco hacker e iphone (Depositphotos foto) - www.systemcue.it
Attenzione alle estensioni nascoste: il tuo telefono potrebbe inviare dati bancari e password a tua insaputa.
Ormai siamo sempre connessi, ogni minuto. Il telefono è la nostra estensione, lo usiamo per tutto: lavoro, messaggi, e ovviamente… per i soldi. Le app delle banche sembrano comode, immediate, sicure. Ma lo sono davvero? Mmm, non sempre. A volte, proprio quello che ci semplifica la vita può diventare una minaccia nascosta.
Facci caso: ogni giorno installiamo app, riceviamo notifiche, clicchiamo su “accetta” senza pensarci due volte. È diventata un’abitudine, quasi automatica. Ecco, è proprio lì che si infilano i problemi. Basta una distrazione, un’estensione in più sul browser e… boom, il gioco è fatto. Dietro quell’icona innocente potrebbe esserci un bel guaio.
Il punto è che non ce ne accorgiamo. Sembrano strumenti utili, che migliorano la navigazione o aggiungono funzioni. In realtà, alcune di queste estensioni fanno molto di più. O meglio, fanno molto peggio. Non importa se usi Android o iPhone, se sei esperto o no: se usi internet, sei a rischio. E non è un’esagerazione, purtroppo.
Negli ultimi anni, le trappole online si sono fatte più intelligenti. Non parliamo più di virus da film, ma di codici invisibili che si installano in silenzio e raccolgono tutto quello che fai. Tipo una spia silenziosa. E il peggio? Spesso li abbiamo messi noi stessi nel nostro dispositivo, senza nemmeno saperlo. Ci fidiamo troppo, forse. O siamo solo stanchi di leggere tutto prima di cliccare “sì”.
Le implicazioni per gli utenti e come proteggersi
Il problema è più grande di quanto sembri, perché queste estensioni non agiscono solo su computer. Possono colpire anche smartphone e tablet, specie se usi lo stesso browser sincronizzato su più dispositivi. Quindi sì, anche il tuo telefono potrebbe trasmettere dati sensibili ogni volta che apri una pagina o accedi al conto. Magari pensavi di essere al sicuro solo perché hai l’antivirus… beh, non basta.
Serve un cambio di abitudini. Tipo, evitare di installare estensioni “tanto per”, e controllare bene da dove provengono. Meglio poche, ma affidabili. E poi aggiornamenti, antivirus seri, password complesse… lo so, è noioso, ma fa la differenza. Oggi ogni clic può aprire una porta, e non sempre sai chi c’è dall’altra parte.

Cosa succede davvero dietro le estensioni del browser
Allora, ecco il nocciolo della questione. I ricercatori di GitLab hanno scovato qualcosa di grosso, come riporta Mistergadget.tech: alcune estensioni del browser stanno spiando le persone, letteralmente. Raccogliendo dati bancari, password, informazioni personali. E non si parla di qualche caso isolato: i numeri fanno paura. Tra il 2020 e il 2023, la Stanford University ha contato quasi 300 milioni di estensioni infette e circa 3 milioni di installazioni compromesse. No, non è uno scherzo.
E sai qual è la cosa più assurda? Che queste estensioni, una volta caricate sul Chrome Web Store, restano lì per mesi, a volte per anni. Una media di 380 giorni per quelle dannose, e addirittura 1.248 giorni per quelle solo “deboli”. Roba da non crederci. In pratica, per tutto quel tempo sono rimaste lì, scaricabili da chiunque, con il loro bel malware pronto a colpire. Le app bancarie diventano bersagli facili, e i nostri dati sono più vulnerabili di quanto pensiamo.