ALLARME SMARTPHONE, sono pieni di App che rubano soldi | Ne hanno individuate più di 300: sbarazzatene subito

Allarme smartphone (Canva) - systemscue.it
Purtroppo, i cyber-attacchi son in continua crescita. E per non correre rischi, i dispositivi le stanno studiando tutte.
La sicurezza informatica è diventata una priorità assoluta, nell’era digitale. E con l’aumento costante della condivisione di dati sensibili online, proteggere le informazioni da accessi non autorizzati è dunque fondamentale per privati, aziende e istituzioni.
I cyberattacchi, difatti, son in continua evoluzione, diventando sempre più sofisticati. Con malware, phishing e ransomware che son solo alcune delle minacce le quali possono compromettere sistemi informatici, e rubare dati preziosi: causando, in automatico, danni economici e reputazionali.
Investire nella sicurezza digitale, quindi, non è più un’opzione, bensì una necessità. Con software aggiornati, password robuste, e consapevolezza degli utenti, rappresentanti le prime linee di difesa contro le minacce appunto informatiche.
E nel frattempo, anche la formazione, gioca un ruolo centrale. Poiché comprendere i rischi, e sapere come prevenirli, consente di affrontare con maggior efficacia le sfide della cybersicurezza: proteggendo, così, la propria identità e le proprie risorse online.
Cresce l’allarme sulla sicurezza digitale
La sicurezza informatica, non a caso, è diventata un pilastro fondamentale, nel mondo digitale moderno. E sebbene la tecnologia offra strumenti sempre più sofisticati, per contrastare le minacce, anche i pericoli si evolvono costantemente. I malware, in particolare, continuano a emergere con nuove forme sempre più subdole, mettendo perciò a rischio i dati sensibili custoditi nei dispositivi che utilizziamo ogni giorno; e sia al livello personale, che professionale.
Fra le minacce più recenti, spicca Kaleidoscope, un adware che si nasconde all’interno di app apparentemente legittime, scaricate dal Google Play Store o da store di terze parti. E questo software malevolo, identificato da IAS Threat Labs, genera pubblicità invasive e ingannevoli, rallenta i dispositivi, consuma batteria e traffico dati, e rende l’esperienza utente estremamente frustrante. Invero, si stima che infetti oltre 2,5 milioni di dispositivi al mese, specialmente nei mercati emergenti.

Una vulnerabilità legata all’open-source
Ma il successo di Kaleidoscope, si basa anche su una caratteristica propria del sistema Android: ovvero, la possibilità di installare app da fonti esterne al Play Store. Una libertà, questa, che se non accompagnata da una regolamentazione adeguata, espone gli utenti a rischi elevati, rendendo quindi difficile il monitoraggio e la rimozione tempestiva delle minacce informatiche.
Per limitare i danni, pertanto, è fondamentale scaricare app solo da fonti ufficiali, e utilizzare strumenti come Google Play Protect. Infine, verificare le autorizzazioni richieste dalle app, evitare app poco conosciute, e mantenere il sistema aggiornato, son tutte azioni semplici ma efficaci, rappresentanti uno dei metodi migliori per proteggere i propri dispositivi e dati personali.