ALLARME GOOGLE, sul tuo smartphone c’è una cartella nascosta | Aprila e cancella tutto: ti hanno registrato dal primo giorno

I potenziali disagi di Google (Canva-Depositphotos foto) - www.systemscue.it
Una delle principali preoccupazioni degli utenti Google è stata finalmente risolta. Ecco come puoi garantire la tua privacy inaccessibile
Chiunque ha almeno una volta avuto un’esperienza con Google, in quanto lo stesso rappresenta il motore di ricerca in assoluto più utilizzato a livello globale, dati anche i differenti servizi in grado di offrire.
Pensate che, stando ai dati riportati da Affmaven relativamente all’anno 2024, sono state in media più di 8,5 miliardi le ricerche svolte dagli utenti mondiali in appena una singola giornata.
Parliamo di 99.000 ricerche che avvengono ogni secondo, che garantiscono a chiunque di trovare informazioni determinanti rispetto alla materia che stanno approfondendo, semplificando di gran lunga il raggiungimento di informazioni.
Sono differenti gli strumenti di Google che rendono il browser appetibile non unicamente per la ricerca di informazioni. A partire da Meet, ideale per le videochiamate lavorative, passando per Maps ed Earth, sino a Translate, per la traduzione multilingue.
I potenziali disagi
Molto spesso tra internet e i social circolano allarmi che inquadrerebbero un potenziale rischio nell’utilizzo di sistemi di apparente assoluta affidabilità, come nel caso degli assistenti vocali. Questi strumenti devono necessariamente mantenere un orecchio virtuale sempre teso verso di noi e verso le nostre eventuali richieste; il loro funzionamento si basa essenzialmente sui comandi che gli vengono vocalmente imposti, dunque per usufruire delle loro funzioni bisogna sempre tenere conto del fatto che siamo costantemente ascoltati, scendendo “a compromessi” con questa condizione, che potrebbe risultare disagiante per qualcuno.
Ma per ricevere un aiuto concreto da parte di assistenti virtuali, quali Alexa o Google, soltanto per citare i due probabilmente più famosi e diffusi, è naturale che gli stessi debbano ascoltarci costantemente. In caso contrario, non riuscirebbero ad attivarsi e ad esaudire le nostre richieste nemmeno se sollecitati direttamente. La preoccupazione, per molti, subentra nel momento in cui potrebbe palesarsi il rischio che gli stessi vadano a registrare non soltanto le nostre voci nel momento in cui ci rivolgiamo espressamente a loro, ma che captino la totalità delle nostre conversazioni, magari interpretando impropriamente un segnale come una “convocazione“.

Un’opzione di indubbio ausilio
Se di norma per attivare i nostri assistenti virtuali dobbiamo necessariamente porci con chiari comandi, come “Ok Google” o “Ehi Google“, c’è la possibilità che il sistema interpreti erroneamente una qualche parola da noi pronunciata come un comando mediante cui noi vogliamo abilitare l’assistente stesso. Tuttavia, è importante sapere che, ad esempio relativamente all’utilizzo di accessori Google, anche se l’ausilio virtuale registra l’interezza delle nostre conversazioni, pur non essendo direttamente interpellato, sarà probabile controllare le stesse usufruendo della sezione Google “Le mie attività“, una sorta di scatola nera di tutte le registrazioni avvenute.
Più in particolare, sarà necessario recarsi su “Attività Vocale e Audio” per entrare in possesso della lista includente la totalità delle registrazioni avvenute, comprendendo nello specifico tutte quelle che sono state le domande registrate da Google, che potranno tranquillamente essere eliminate. A riportarlo è il sito web Mister Gadget.