Alla Conferenza Confcommercio 2025 BrainArt porta un’esperienza che ha trasformato le emozioni in arte

Alla Conferenza Confcommercio 2025 è stata portata un’esperienza che ha trasformato le emozioni in arte.

Per BrainArt, ogni incontro è un’opportunità per dimostrare come la tecnologia possa diventare strumento di connessione umana. A Villasimius, durante la Conferenza di Sistema Confcommercio 2025, BrainArt ha avuto il privilegio di partecipare a un’iniziativa che ha dato valore a ciò che solitamente resta invisibile: le emozioni condivise tra due persone. All’interno dello stand di Terziario Donna Confcommercio, BrainArt ha creato uno spazio dove l’ascolto si è fatto arte.

BrainArt ha progettato un percorso immersivo e sensoriale pensato per le coppie – uomo e donna, quando possibile – affinché potessero vivere insieme un’esperienza intensa e riflessiva. L’atmosfera era intima, il tempo rallentato. A guidare i partecipanti, un audio evocativo, selezionato con cura per stimolare la sfera emotiva. L’obiettivo non era solo osservare le reazioni, ma trasformarle in un linguaggio visivo capace di raccontare una storia profonda.

La tecnologia proprietaria ha permesso di rilevare in tempo reale le risposte cerebrali di ciascun partecipante durante l’ascolto condiviso. Questi dati sono stati immediatamente tradotti in forme e colori: ogni coppia ha così visto nascere sotto i propri occhi un’opera visiva unica, frutto della propria interazione emotiva. Un’immagine che non rappresentava solo ciò che provavano, ma ciò che sentivano insieme.

Quando i dati diventano emozione condivisa

Il cuore dell’esperienza era proprio lì, in quel passaggio delicato in cui il sentire individuale si fondeva con l’altro. Alla fine del percorso, ciascuna coppia ha ricevuto un pieghevole personalizzato contenente il proprio quadro – una BrainArt irripetibile – come memoria tangibile di quel momento vissuto. L’intera iniziativa ha voluto stimolare la consapevolezza dell’altro, favorendo una riflessione attiva sul valore dell’ascolto reciproco.

Ma l’esperienza non finisce qui. Tutti i parametri raccolti durante la giornata saranno integrati per dare vita, a novembre, a una creazione collettiva inedita: un’opera simbolica che racchiuderà il senso di connessione, empatia e dialogo emerso a Villasimius. Un progetto che per BrainArt rappresenta il potenziale della neurotecnologia al servizio del legame umano.

Arte e tecnologia al servizio dell’impegno civile

Il contesto che ha ospitato l’intervento non era casuale. Insieme a Terziario Donna Confcommercio, BrainArt ha scelto di affrontare un tema urgente: la prevenzione della violenza contro le donne. Senza retorica né messaggi didascalici, ha voluto creare un’esperienza che stimolasse una presa di coscienza autentica, emotiva e partecipata.

brainArt crede che anche la tecnologia, se guidata da una visione etica, possa contribuire a cambiare la cultura. A Villasimius, si sono visti occhi commossi, mani che si cercavano, silenzi carichi di significato. Per questo i ragazziu BrainArt sono fieri di aver portato questa tecnologia in un contesto tanto importante, e di aver condiviso un progetto che parla non solo di arte, ma soprattutto di relazioni umane.