Agenzia delle Entrate, questa volta puoi sorridere | Pronti 2.000 euro per te: sono per l’affitto e ti arrivano sul conto corrente

Coppia felice con soldi (Depositphotos foto) - www.systemcue.it
Un aiuto inaspettato: fino a 2.000 euro direttamente sul conto grazie a una misura pensata per te, ecco in quali casi.
Trovare casa in affitto, oggi, è quasi una missione impossibile. Prezzi alle stelle, richieste assurde da parte dei proprietari, e in mezzo a tutto questo… stipendi che non seguono il passo. Per molti, anche con un lavoro fisso, l’idea di vivere da soli resta un sogno distante.
Negli ultimi tempi si è provato a dare una mano, eh. Incentivi qua e là, qualche bonus, aiuti regionali. Ma la verità è che spesso sono troppo complicati da ottenere. O peggio: sembrano fatti apposta per escludere proprio quelli che ne avrebbero più bisogno. L’ISEE, ad esempio, considera tutto il nucleo familiare, e se i tuoi genitori hanno un reddito più alto, addio bonus.
Ecco, questo è uno dei problemi. Perché c’è una bella differenza tra quanto guadagna una persona e quanto “risulta” dall’ISEE familiare. Chi lavora, ma è ancora in determinate condizioni, può trovarsi tagliato fuori da tante agevolazioni anche se in tasca gli restano poche centinaia di euro al mese.
Serve un cambio di prospettiva, insomma. Aiutare chi davvero ha bisogno, basandosi sul reddito personale, non su quello della famiglia. Un’idea semplice, quasi banale, ma che potrebbe cambiare le cose. E finalmente qualcuno ha deciso di farlo, partendo proprio da qui.
Una novità che cambia le regole
Nel 2022 era stato lanciato un primo tentativo, poi confermato nel 2023 con la Legge di Bilancio. Ora, nel 2025, questo aiuto è stato rafforzato. L’Agenzia delle Entrate ha introdotto un bonus affitto pensato per i giovani tra i 20 e i 30 anni (non compiuti), e stavolta il parametro di riferimento è solo uno: quanto guadagni tu, non la tua famiglia.
Il meccanismo è piuttosto chiaro: puoi detrarre il 20% dell’affitto annuo, fino a un massimo di 2.000 euro. Se la cifra che ti spetta è inferiore, ricevi comunque una soglia minima garantita di 991,60 euro. Un aiuto concreto, insomma, soprattutto nei primi anni in cui si cerca di mettere insieme una vita autonoma. Ma come funziona e a chi spetta nello specifico?

Cosa prevede e a chi spetta
Come riporta anche lacasamadre.it, il bonus è pensato per chi firma un contratto di affitto (ehm… uno “vero”, non transitorio) regolato dalla legge n. 431/1998. L’appartamento deve essere la residenza principale e non può essere la casa dei genitori. Vale anche se affitti solo una porzione dell’immobile.
L’altro requisito fondamentale è il reddito personale: non deve superare i 15.493,71 euro l’anno. Ah, e il bonus dura per i primi quattro anni del contratto. Per richiederlo? Semplice: lo indichi nella dichiarazione dei redditi, nel quadro E71 del Modello 730 o RP del Modello Redditi Persone Fisiche. Un’occasione interessante per chi, pur con uno stipendio modesto, vuole finalmente camminare con le proprie gambe.