Agenzia delle Entrate, attenzione a questa mail | C’è qualcosa di strano: se lo apri è finita, perdi tutto

Non aprire questa e-mail! (Canva) - systemscue.ir
Se ti arriva una certa e-mail dall’Agenzia delle Entrate, non aprirla, e non cestinarla subito: anzi, comunica tutto proprio all’ente.
Quando si parla di sicurezza informatica, i termini hacker e cracker vengono spesso utilizzati come sinonimi, quando in realtà descrivono due figure molto diverse, fra loro.
L’hacker è infatti un esperto d’informatica, che utilizza le proprie competenze per analizzare sistemi, e scoprire vulnerabilità. In molti casi, agendo con finalità etiche, e aiutando aziende e istituzioni a migliorare la sicurezza delle proprie reti.
Il cracker, invece, sfrutta le falle dei sistemi per scopi illeciti. Individui che violano programmi, rubano dati sensibili, o aggirano le protezioni digitali, non di rado proprio con l’intento di trarne un guadagno economico, o arrecare danno.
Quindi, capire la differenza fra hacker e cracker è fondamentale per evitare fraintendimenti. Giacché non tutti coloro che operano nel mondo informatico son, appunto, criminali: anzi, alcuni contribuiscono attivamente a rendere il web un luogo più sicuro.
La nuova truffa via e-mail
Negli ultimi giorni, è stata segnalata una nuova campagna di phishing che sfrutta nome e logo dell’Agenzia delle Entrate. Migliaia di cittadini stanno, dunque, ricevendo e-mail all’apparenza ufficiali, complete appunto di layout istituzionale, e riferimenti a domini “gov.it”. All’interno dei messaggi, vien proposto il download di una presunta fattura, con un link che rimanda al servizio “WeTransfer”. Con l’obiettivo (dei criminali) di rubare credenziali e dati personali, colpendo chi cade appunto nella trappola.
Le e-mail truffa, di fondo, si basano su due elementi chiave: credibilità e urgenza. Non a caso, l’allegato è denominato “FatturaAgenziaEntrate.pdf”, e nel testo compare la formula “Scade oggi”, così da spingere l’utente a cliccare senza riflettere. Ma una volta selezionato il pulsante per scaricare i file, la vittima vien reindirizzata su una risorsa controllata dai cybercriminali.

I rischi nascosti, e le raccomandazioni
Pertanto, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso un avviso ufficiale, sottolineando la propria estraneità ai fatti in questione, invitando a non aprire link o allegati sospetti. Infatti, oltre alla mail, i truffatori potrebbero tentare un ulteriore contatto telefonico, per carpire ulteriori informazioni. Casi in cui, non bisogna mai ricontattare i mittenti, essendo necessario invece verificare la veridicità della comunicazione, sul portale istituzionale.
Questa, comunque, non è la prima truffa che sfrutta il nome dell’Agenzia, giacché in passato si è diffusa anche la cosiddetta “truffa del rimborso da 500 euro”, la quale mirava a ottenere credenziali bancarie. Per la quale, secondo quanto riportato da quifinanza.it, la regola d’oro resta quindi sempre la stessa: ovvero, non cliccare, e non aprire e cancellare immediatamente il messaggio.