Addio soldi sul conto corrente | Basta un semplice click e ti entrano nello smartphone: ti rubano tutto

Se dei truffatori, dovessero riuscire a entrare nel tuo conto corrente, sappi che rischi di perdere tutto in un battibaleno.

Diventare hacker, non significa necessariamente commettere crimini informatici. Poiché esistono, infatti, diverse categorie: dai cosiddetti “white hat” (etici), ai “black hat” (illegali). Fino ai “grey hat”, i quali si muovono in zone d’ombra. Tutto dipende, insomma, dall’intento con cui si sfruttano le competenze acquisite.

Il primo passo per diventare hacker è acquisire una profonda conoscenza dell’informatica: a partire dai linguaggi di programmazione, dai sistemi operativi, fino alle reti. Essendo un percorso il quale richiede dedizione, studio costante, e una forte curiosità.

Molti iniziano da autodidatti, smanettando con il proprio computer, studiando codici open source, o simulando ambienti di attacco, per capire come funzionano realmente le vulnerabilità in questione. In ogni caso, esistono anche corsi online e certificazioni ufficiali, per chi vuol intraprendere questa strada in modo professionale.

Alla base del mondo hacker, comunque, c’è una mentalità: ovvero, il desiderio di esplorare, capire i sistemi, e superarli, così da spingercisi sempre un passo oltre.

Una nuova minaccia, per gli utenti Android

Zanubis è un trojan bancario, che sta creando allarme fra gli utenti Android; colpendo, in particolare, chi utilizza app di home banking. Secondo i ricercatori di Kaspersky, ha già infettato oltre 1.250 dispositivi, causando danni economici rilevanti. Tanto che, in una recente campagna, son state registrate più di 130 vittime, segno di una rapida evoluzione del malware che, ora, mira anche a portafogli digitali e criptovalute.

Dal suo debutto nel 2022, Zanubis ha migliorato le sue tecniche di camuffamento, diventando sempre più difficile da individuare. Difatti, si presenta come app legittime – spesso simulate da banche o aziende energetiche –, ma in realtà si tratta solo di file APK dannosi, distribuiti fuori dagli store ufficiali. E una volta installato, richiede autorizzazioni di accessibilità, iniziando a registrare ogni azione dell’utente: dalle digitazioni, alla schermata attiva.

Furto di credenziali, e conti svuotati

Con il pieno controllo del dispositivo, Zanubis riesce quindi a intercettare i dati bancari di accesso, rendendo possibile, ai cybercriminali, lo svuotamento dei conti correnti senza che l’utente se ne accorga subito. Non a caso, la sua efficacia e discrezione lo rendono uno dei virus più insidiosi, oggi in circolazione nel panorama Android.

Seppur, attualmente, colpisca soprattutto utenti sudamericani. Ciò nonostante, potrebbe infatti presto diffondersi anche in Europa. Dunque, per proteggersi, è fondamentale scaricare solo app dagli store ufficiali; evitare file APK esterni; controllare le autorizzazioni richieste; e installare software di sicurezza aggiornato. Dato che, vigilanza e consapevolezza son le armi migliori, contro questa minaccia.