Addio alle partite in TV a pagamento | Se vuoi vedere i tuoi calciatori preferiti devi alzarti dal divano: o vai allo stadio o usi la radio

Andare allo stadio a vedere le partite (Canva) - systemscue.it
Sta per ricominciare il campionato di calcio, ma non sai dove seguire le partite? Bene, fatti subito l’abbonamento allo stadio: ti conviene!
Fare sport, significa molto più che svolgere un’attività fisica: poiché è un modo per prendersi cura del proprio corpo e della propria mente. Non a caso, lo sport aiuta a mantenere una buona forma fisica, migliorando forza, resistenza e coordinazione; essendo anche un potente alleato contro lo stress e le tensioni quotidiane.
Insomma, possiamo dire che praticare sport con regolarità, contribuisce al proprio benessere generale, stimolando la produzione di endorfine, gli ormoni della felicità, e favorendo un riposo più profondo e rigenerante. Nondimeno, è anche un’occasione per sviluppare autodisciplina e costanza, qualità preziose, nella vita di tutti i giorni.
Per di più, lo sport ha anche una dimensione sociale importante. E che sia praticato in squadra o in contesti individuali, esso permette di condividere esperienze, fare nuove conoscenze, e imparare valori come il rispetto delle regole e il fair play.
Dunque, significa mettersi alla prova, superare i propri limiti, e accrescere la fiducia in sé stessi. Diventando, non di rado, proprio una questione di vita (oltre che di salute).
L’attesa per l’inizio della Serie A
Con l’avvicinarsi dell’inizio della Serie A, cresce anche l’entusiasmo fra i tifosi, pronti a vivere appunto, un’altra stagione ricca di emozioni. Tuttavia, oltre alle aspettative sportive, si apre anche il dibattito annuale sulla distribuzione dei diritti televisivi, tema che influenza direttamente l’esperienza degli spettatori. Dal momento che, c’è chi preferisce seguire le partite allo stadio; chi guardarle da casa, con amici e famiglia; e chi, invece, andare nei locali attrezzati, per la visione in contemporanea.
Attualmente, la suddivisione dei diritti della Serie A è in fase di valutazione, ma la questione appare più complessa, rispetto agli anni precedenti. La Premier League, ad esempio, ha registrato cifre record; mentre la Serie A, si ferma a 900 milioni di euro. La legge Melandri, nello specifico, prevede che il 50% di questa cifra, sia diviso equamente fra i club; il 28%, calcolato in conformità ai risultati sportivi; e il 22%, in base al radicamento sociale.

Il divario con i campionati esteri
Le squadre italiane, quindi, incassano molto meno rispetto ai club esteri. L’Inter, fra le tante, riceverà 82 milioni di euro, qualificandosi prima, per introiti in Serie A; seguita dal Napoli, con 69 milioni; e da Milan e Juventus, con 67,4 milioni, ciascuno. A titolo di confronto, il Liverpool (appunto in Premier League), ha invece incassato 213 milioni di euro, evidenziando quindi un gap notevole, come sottolineato anche da mistegadget.tech.
Pertanto, il governo sta valutando una riforma per la gestione dei diritti televisivi, la quale potrebbe entrare in vigore nel 2030, al termine dell’attuale accordo. Una modifica che andrebbe, insomma, a rivoluzionare la distribuzione dei fondi, e a migliorare la competitività del calcio italiano, rendendo perciò il campionato più attrattivo, soprattutto sul piano internazionale.