730, hai scelto il modello precompilato, ma non sei stato attento | Per questo piccolissimo errore, ti chiedono 3.000€

Modello 730 rimborsi illustrazione (Canva Foto) - www.systemcue.it
Hai usato il 730 precompilato? Un piccolo errore nascosto potrebbe costarti caro, fai attenzione a questo aspetto.
Ogni anno, con l’arrivo del periodo delle dichiarazioni, si ripresenta lo stesso dilemma: fare tutto da soli o affidarsi a un professionista? Da qualche tempo, con il 730 precompilato, molti scelgono la prima opzione. Sembra semplice, quasi rilassante… ma attenzione, perché dietro quella maschera di comodità può nascondersi più di una trappola. Un controllo in meno e ti ritrovi con un salasso.
Il sistema precompilato introdotto dall’Agenzia delle Entrate ha effettivamente semplificato tante cose. Tutti i dati raccolti automaticamente, ti basta un clic e via, dichiarazione inviata. Ma—eh sì, c’è sempre un “ma”—non è detto che tutto sia davvero a posto. Piccoli cambiamenti nella tua situazione lavorativa, anche solo rispetto all’anno prima, possono mandare all’aria i calcoli. E lì, l’errore lo paghi tu, non l’AdE.
Il problema è che il 730 precompilato ispira una certa fiducia. Ti dà l’idea che sia “già tutto fatto”, quindi è normale lasciarsi andare e accettarlo così com’è. Però ecco, se non verifichi bene i dati dentro quel file, il rischio è alto. E se qualcosa è cambiato e non lo correggi? Addio rimborsi. Peggio ancora, potresti ritrovarti con una cifra da versare che non avevi messo in conto.
C’è poi un altro aspetto che non tutti considerano: non tutti gli errori si vedono subito. Alcuni sono ben nascosti tra date, codici, voci tecniche. Serve occhio, sì, ma anche esperienza. Eppure, tanti cliccano “accetta” senza pensarci due volte. Quando poi arriva l’avviso del Fisco… sorpresa! E non di quelle belle.
Quando il precompilato sbaglia (e sei tu a pagare)
L’idea del 730 precompilato è ottima, non si discute. Ma non è infallibile, anzi. Funziona bene solo se i dati a monte sono giusti. Se hai lavorato per più di un datore o se hai preso la Naspi per qualche mese, occhio alle Certificazioni Uniche, perché qui nascono i problemi grossi.
Un errore frequente è quello legato alla doppia CU, come riporta ot11ot2.it. Facciamo un esempio: hai lavorato per dieci mesi e per due hai preso la disoccupazione. La precompilata a volte ignora quei due mesi, non li conta per le detrazioni da lavoro dipendente. Risultato? Ti mancano giorni, saltano le detrazioni e il conto da pagare può salire di parecchio. Tutto perché quei giorni non sono stati contati. Ma cosa fare per evitare l’errore?

La CU non si aggiorna da sola, e il danno è tuo
Per evitare questi pasticci, la prima cosa da fare è controllare bene la CU. Sì, anche se sembra tutto a posto. Se sei un dipendente pubblico puoi andare su NoiPA, se sei nel privato su INPS. Il punto è che anche se l’Agenzia ha caricato il 730, non è detto che sia aggiornato. Spesso, quando la CU viene corretta dopo, il modello non si sistema da solo.
Lo ha spiegato bene sempre ot11ot2.it: se accetti il 730 così com’è e c’è un errore, poi sono guai. La soluzione? Beh, non è comoda, ma è necessaria. Bisogna rifiutare la precompilata e fare le modifiche manualmente. Solo così puoi evitare di trovarti un debito fiscale inatteso che può superare anche i 3.000 euro. Tutto per un dettaglio. Vale la pena rischiare?