100 euro direttamente sul conto corrente | È tutta una questione d’età: se sei nato in questo anno l’INPS ti regala tutto

Illustrazione di 100 euro (Canva FOTO) - systemscue.it

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Non è una fake news, riceverai sicuramente 100 euro direttamente sul tuo conto in banca. Scopri cosa fare e come riceverli.

Ricevere soldi direttamente sul conto corrente è ormai una pratica comune e comoda. Che si tratti di stipendi, bonus statali o rimborsi, tutto avviene in modo tracciabile e sicuro.

Questo sistema riduce i tempi e gli errori: niente più code alle poste o rischi legati al contante. Basta un bonifico e l’importo arriva, spesso accompagnato da una notifica sullo smartphone.

È utile anche per i controlli fiscali, perché ogni movimento è registrato. Per lo Stato, significa più trasparenza; per i cittadini, meno scartoffie da gestire.

Naturalmente, è importante avere un conto aggiornato e comunicato correttamente agli enti coinvolti, per evitare ritardi o accrediti mancati. La tecnologia fa il resto.

Un piccolo assegno che può fare comodo

Cento euro al mese non cambiano la vita, certo. Ma per chi ha meno di 21 anni e si trova a studiare, a fare un tirocinio o magari a lavoricchiare con un part-time, quella somma può aiutare parecchio. Parliamo di un contributo mensile erogato direttamente dall’INPS, che si può ricevere sul proprio conto corrente, senza passare dai genitori. 

Il bonus rientra nell’Assegno Unico Universale, ma con una particolarità: se si hanno tra i 18 e i 21 anni, si può fare domanda in autonomia, a patto di avere SPID o CIE (la carta d’identità elettronica) e di rispettare alcune condizioni. Chi frequenta un corso di studi, è iscritto a un tirocinio, lavora con reddito sotto gli 8.000 euro, è disoccupato ma attivo presso i Centri per l’Impiego o partecipa al servizio civile può ottenere il versamento mensile direttamente sul proprio IBAN (Fonte: Tuttolavoro24).

Illustrazione di un bonus (Freepik Foto) - www.systemscue.it
Illustrazione di un bonus (Freepik Foto) – www.systemscue.it

Cosa bisogna fare

Come riportato da Tuttolavoro24, la scadenza importante è il 30 giugno 2025. Chi presenta la domanda entro quella data ha diritto anche agli arretrati a partire da marzo, il che significa che si possono ricevere tre o quattro mensilità tutte insieme. Una bella boccata d’ossigeno. Chi invece si muove più tardi, avrà diritto solo ai pagamenti successivi, senza retroattività. Un dettaglio da tenere bene a mente per non lasciare indietro soldi che spettano.

Oltre ai requisiti già citati, c’è un’altra regola fondamentale: l’IBAN deve essere intestato o almeno cointestato al giovane che fa domanda. Se si indica un conto dei genitori, l’INPS respinge l’accredito. Chi ha una disabilità, invece, è esonerato dai limiti di età e reddito: il diritto resta anche oltre i 21 anni. Tutto sommato, è un’opportunità concreta, specie per chi cerca un piccolo aiuto senza troppe complicazioni (Fonte: Tuttolavoro24).